L’Italia è il paese del sole, eppure qui hanno la meglio le lobby dell’energia fossile, quindi siamo legati mani e piedi ai combustibili fossili che paghiamo caramente miliardi e miliardi di euro ogni anno. E sono tutti i cittadini a pagare i danni alla salute che arrecano, danni di dimensioni enormi ma di cui non si parla
L’Italia è il paese del sole, eppure qui hanno la meglio le lobby dell’energia fossile, quindi siamo legati mani e piedi ai combustibili fossili che paghiamo caramente miliardi e miliardi di euro ogni anno. Ma ciò non basta; sono tutti i cittadini a pagare i danni alla salute che arrecano, danni di dimensioni enormi ma di cui non si parla. Danni che non paghiamo solo noi, ma che pagheranno anche i nostri figli e nipoti.
Energia
Con i soldi regalati da sempre alle lobby del fossile avremmo realizzato ormai da tempo un’Italia completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e a zero emissioni. Ma se poi l’Italia diventa autosufficiente e a zero emissioni, le multinazionali dell’inquinamento come li fanno i quattrini? Non si può mica permettere che i cittadini godano di ottima salute, siano autonomi e vivano bene con poco costo… Tutti aspetti che non fanno guadagnare chi del profitto ha la sua ragione di esistenza.
Salute
In merito alla salute, occorre rilevare come, a fronte di restrizioni fortissime alle libertà e ai diritti, in questi ultimi due anni le aziende farmaceutiche abbiano fatto miliardi. Del resto, si è giunti passo dopo passo a mutilare gravemente la sanità pubblica (37 miliardi tolti in dieci anni), con conseguenze gravissime e disagi che non faranno che peggiorare.
Mobilità
Per quello che riguarda la mobilità, l’Italia in ossequio a potentati e corporation, è stata costruita come una immensa autostrada e garage da sud a nord.
Questo ha comportato che siamo uno dei primi paesi al mondo per motorizzazione pro capite con la cifra monstre di ben 52 milioni e 400 mila veicoli a motore con quasi 40 milioni di autovetture.
Un paese che soffoca di cemento e inquinamento dove i carburanti hanno costi stellari ma si continua imperterriti a costruire strade, autostrade e a fare pubblicità di automobili carro armato dai costi assurdi. E che siano o saranno auto elettriche, non sposta di molto il problema.
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Si è fatto qualcosa?
Si sono aumentati i mezzi pubblici? Nemmeno per sogno, al massimo si potenzia l’Alta velocità che serve a pochi, serve pochi centri e costa tanto. E’ stata fatta una formazione nella popolazione per proporre una mobilità alternativa? Ma non scherziamo. Si sono aumentati i costi del trasporto aereo che consuma quantità di carburante pazzesche con un inquinamento enorme per portarci un week end a Ibiza? Ma certo che no, non vorrai mica essere contro il progresso. E così a Ibiza ci puoi andare e tornare magicamente per qualche decina di euro e non c’è nulla di cui scandalizzarsi, anzi è simbolo di libertà.
Comunque la regola aurea è sempre la stessa: gli interessi delle multinazionali dei combustibili fossili delle case automobilistiche, aeree e magnati del cemento non si toccano, mai. Anche perché sono le stesse che con le loro pubblicità mantengono in piedi il sistema dei media mainstream, quindi figuriamoci se questi vanno contro chi paga i loro stipendi.
Ora, quale è la soluzione?
Ora, quale è la soluzione? Beh, non dare credito a chi serve sempre e comunque multinazionali e lobby varie. E mettersi insieme ad altre persone per creare ovunque progetti di ecovicinato, recuperando territori e lavorando per l’autosufficienza energetica e alimentare, riducendo drasticamente ogni tipo di spreco. Creare poi una mobilità alternativa innanzitutto spostandosi il meno possibile se non ha un vero senso e utilità e poi condividendo mezzi di spostamento che siano il più ambientalmente sostenibili, chiedere che siano potenziati i mezzi pubblici, rimesse in funzione ferrovie abbandonate e rafforzati i collegamenti locali, evitare di prendere aerei se non strettissimamente necessario e sopratutto in Europa dove i treni portano dappertutto.
E occorre agire in questo modo velocemente, perché ogni giorno che passa le multinazionali dell’assurdo e i loro maggiordomi ci spingono sempre di più verso il baratro.
Paolo Ermani_C’è anche un altro modo